pensieri diversi

Mi chiamo Wolf, risolvo problemi.
[ Pulp Fiction | Quentin Tarantino ]

Una volta colte, le opportunità si moltiplicano.
[ L’Arte della Guerra | Sun Tzu ]

Il processo decisionale aumenta l’eleganza e la bellezza della vita.
[ Prendere Decisioni | James March ]

L’individuo occidentale e il giapponese intendono qualcosa di diverso quando parlano di prendere una decisione.
In occidente, tutta l’enfasi è posta sulla risposta alla domanda. In effetti i nostri libri sulla decisione cercano di sviluppare approcci sistematici al problema di dare una risposta.
Per il giapponese
, invece, l’elemento importante nella decisionalità è definire la domanda. I passaggi importanti e cruciali sono decidere se c’è bisogno di una decisione e che cosa essa riguardi. Ed è in questo passaggio che il giapponese mira a ottenere il consenso. In realtà, questo passaggio è, per il giapponese, l’essenza della decisione.
La risposta alla domanda, quella che per gli occidentali è la decisione, dipende dalla sua definizione
. Durante il processo che precede la decisione, non si accenna mai a quale potrebbe essere la risposta. (….) Così l’intero processo si concentra sullo scoprire che cosa effettivamente riguardi la decisione, e non quale decisione dovrebbe essere [… presa …].
[ Manuale di Management | Peter Drucker ]

siam molti | pablo neruda

Di tanti uomini che sono, che siamo,
non posso trovare nessuno:
mi si perdono sotto il vestito,
sono andati in altre città.

Quando tutto è preparato
per mostrarmi intelligente,
lo sciocco che porto nascosto
prende la parola nella mia bocca.

Altre volte mi addormento in mezzo
alla società distinta
e quando cerco in me il coraggioso
un codardo che non conosco
corre a prendere col mio scheletro
mille deliziose precauzioni.

Quando arde una casa stimata
invece del pompiere che chiamo
si precipita l’incendiario
e quello son io. Non ho misura.
Che devo fare per distinguermi?
Come posso riabilitarmi?

Tutti i libri che leggo
celebrano eroi fulgenti
sempre sicuri di se stessi:
muoio di invidia per loro,
e nei film di venti e pallottole
resto a invidiare il cavaliere
resto ad ammirare il cavallo.

Ma quando richiedo l’intrepido
mi esce il vecchio pigrone,
così io non so chi mi sia,
non so quanti sono o saremo.
Mi piacerebbe suonare un campanello
e tirar fuori il me vero,
perché se ho bisogno di me non devo scomparirmi.

Mentre scrivo sono assente
e quando torno son già partito;
vediamo se all’altra gente
succede quanto a me succede,
se son tanti come son io,
se assomigliano a se stessi
e quando l’avrò stabilito
apprenderò così bene le cose
che per spiegare i miei problemi
vi parlerò di geografia.